Addio 18A, Intel riallinea la roadmap: TSMC senza rivali?

Il colosso di Santa Clara starebbe cancellando il processo 18A per i partner esterni, dirottando gli investimenti sul 14A: un assist involontario al dominio di TSMC.

Addio 18A, Intel riallinea la roadmap: TSMC senza rivali?
Intel pronta a saltare il processo Intel 18A in favore del 14A

Una svolta che, se confermata, potrebbe ridisegnare il panorama della produzione di semiconduttori avanzati. Intel starebbe valutando l’abbandono del nodo 18A per i clienti dell’attività Foundry, la divisione con cui il colosso mira a insidiare TSMC sul terreno della produzione conto terzi.

La notizia arriva da Reuters: finora il processo 18A da 1,8 nanometri era stato presentato come l’arma di Santa Clara per sedurre big tech e progettisti di chip AI interessati ad architetture d’avanguardia, grazie alla combinazione di transistor RibbonFET e back-side power delivery. Ma l’esecuzione si è rivelata più difficile del previsto: costi in salita, resa ancora lontana dai target e un calendario aggressivo che prevedeva i primi wafer commercio entro il 2025.

Per questo, spiega il report, Intel avrebbe deciso di concentrare tutte le risorse sul successivo nodo 14A da 1,4 nanometri, ritenuto più scalabile e in grado di ridurre più marcatamente il gap con i nodi TSMC. In pratica, il 18A rimarrebbe in vita solo per prodotti interni (CPU Core Ultra di futura generazione e parte delle FPGA), mentre scomparirebbe dalle offerte a catalogo per i clienti esterni.

La mossa rischia di lasciare TSMC senza rivali diretti nel breve periodo.
Il gigante taiwanese, infatti, ha già avviato la pre-produzione dei nodi N2 e N2P, con Apple e NVIDIA in pole per assicurarsi la capacità.

Samsung Foundry, dal canto suo, fatica a convincere il mercato sulla maturità del processo 2 nm GAA: se Intel rinunciasse davvero al 18A, il duopolio diventerebbe quasi un monopolio.

Va aggiunto che l’eventuale cancellazione complicherebbe i piani dell’azienda per strappare contratti governativi statunitensi, il cui procurement prevedeva esplicitamente la disponibilità di un nodo sub-2 nm made in USA entro la metà del decennio. Non a caso, Washington aveva stanziato miliardi di incentivi tramite il CHIPS Act proprio per velocizzare il 18A nelle fab di Arizona e Ohio.

Dal quartier generale di Santa Clara non arrivano commenti ufficiali, ma la revisione della roadmap troverebbe sostegno nelle ultime dichiarazioni di Pat Gelsinger, che a giugno aveva parlato di “focus maniacale su resa e time-to-yield” per i nodi futuri, lasciando intendere possibili tagli ai progetti più complessi.

Se Intel 14A centrerà davvero il mercato entro il 2027, i partner potrebbero persino apprezzare un salto diretto a geometrie più spinte. Resta però il vuoto di offerta — e di concorrenza — che si creerebbe nel frattempo, un regalo insperato per il leader TSMC.

Fonte: Tom's Hardware