Apple A20, il salto ai 2nm costerà caro: paura per i prezzi di iPhone 18
Il passaggio al nodo 2nm di TSMC potrebbe far lievitare il costo del chip A20 di almeno il 50%, influenzando i prezzi o la strategia di lineup per iPhone 18.
Apple si prepara al grande salto tecnologico con il chip A20, destinato a equipaggiare la linea iPhone 18 del prossimo anno e a inaugurare l'era dei 2 nanometri per la produzione di massa: dopo tre generazioni sul nodo a 3nm di TSMC, questo passaggio promette ulteriori miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza energetica.
Purtroppo, questa innovazione avrà un prezzo che, secondo un report del China Times, si preannuncia molto salato. TSMC avrebbe infatti comunicato ai suoi clienti principali, tra cui Apple, un aumento dei costi di almeno il 50% rispetto ai processori a 3nm, rincaro giustificato dagli enormi investimenti di capitale richiesti dal nuovo nodo produttivo e dall'assenza di sconti iniziali, legata a una resa ancora in fase di ottimizzazione.
Le stime dei fornitori indicano che il prezzo unitario di un chip mobile di punta a 2nm potrebbe attestarsi intorno ai 280 dollari all'inizio della produzione di massa. Se questa cifra fosse confermata, l'A20 diventerebbe di gran lunga il componente più costoso dell'iPhone, superando persino il comparto fotografico (si stima che l'A18 costi circa 45 dollari, rappresentando solo il 10% circa del costo totale dei materiali).
Di fronte a un simile aumento, Apple si troverebbe di fronte a un bivio: assorbire i costi extra riducendo i propri margini di profitto, o trasferire l'aumento sul prezzo finale per i consumatori.
Una terza via, già ipotizzata in passato dall'analista Ming-Chi Kuo, potrebbe essere quella di limitarne l'adozione ai soli modelli di punta, ovvero iPhone 18 Pro e iPhone 18 Pro Max, differenziando ulteriormente la gamma in base al processore utilizzato. L'A20, inoltre, dovrebbe costituire la base per la futura serie di chip M6 destinati a Mac e iPad.
Fonte: MacRumors