Intel declassata da Fitch con outlook negativo: il successo dei nuovi prodotti diventa cruciale

L'agenzia di rating Fitch ha declassato il merito di credito a lungo termine di Intel da BBB+ a BBB, portandolo a soli due gradini sopra il livello "junk" e assegnando un outlook negativo, che suggerisce la possibilità di ulteriori ribassi. Questa mossa fa eco a declassamenti simili effettuati da Moody's e S&P Global nel 2024, evidenziando le profonde difficoltà che il colosso dei semiconduttori sta affrontando.

Nella sua analisi, Fitch ha sottolineato che le metriche di credito di Intel "rimangono deboli" e ha posto due condizioni chiave per un eventuale miglioramento futuro: il successo nel lancio di nuovi prodotti e una riduzione del debito netto nei prossimi 12-24 mesi.

L'agenzia ha evidenziato diverse sfide per l'azienda, tra cui la crescente concorrenza di AMD e Qualcomm nel settore PC e una linea di prodotti che, nel breve termine, limita la capacità di Intel di beneficiare della robusta crescita del mercato dell'intelligenza artificiale.

Questo declassamento arriva mentre il nuovo CEO, Lip-Bu Tan, sta implementando un'aggressiva strategia di rilancio per Intel: il piano prevede drastici tagli ai costi, inclusa una riduzione del 15% della forza lavoro nel 2025 (che si aggiunge ai consistenti tagli del 2023 e 2024) e la chiusura degli impianti in Germania e Polonia.

Il fulcro della strategia rimane la tecnologia di produzione. Il successo del processo 18A nei prossimi 18 mesi sarà cruciale per stabilizzare le quote di mercato, mentre il futuro del nodo di nuova generazione 14A è ora condizionato alla garanzia di nuovi e importanti clienti.

Fonte: Fitch