Nintendo Switch 2, le prime recensioni: promossa con riserva dagli esperti
Le prime impressioni internazionali sulla nuova console Nintendo evidenziano un netto passo avanti tecnico, ma anche alcune scelte discutibili.

Lanciata ufficialmente il 5 giugno 2025, Nintendo Switch 2 ha già ottenuto un buon riscontro da parte della stampa internazionale, che ne ha messo in luce punti di forza e qualche limite. La nuova console ibrida della casa di Kyoto non stravolge il concetto originale, ma introduce significativi miglioramenti hardware e nuove funzionalità, pensate soprattutto per il pubblico competitivo e per chi desidera maggiore potenza in mobilità. A una manciata di ore dall'arrivo sugli scaffali di Switch 2, uno degli aspetti più lodati della console è stato il nuovo display LCD da 7,9 pollici a 1080p e 120Hz che offre ottima visibilità e fluidità. Il nuovo chip NVIDIA, accompagnato da 12 GB di RAM LPDDR5X e 256 GB di memoria interna, consente performance notevoli in mobilità: giochi come Cyberpunk 2077 girano stabilmente sopra i 40 fps in modalità portatile. Il design rivisitato dei Joy-Con 2 offre aggancio magnetico e una migliore ergonomia. Anche i controller hanno ricevuto riscontri positivi, così come in molti hanno apprezzato la retrocompatibilità con i giochi della prima Switch, con caricamenti più rapidi e, in alcuni casi, aggiornamenti grafici. Tuttavia, alcune recensioni sollevano dubbi sull’assenza di uno schermo OLED, sull’inclusione di funzionalità solo tramite accessori opzionali (come GameChat) e sul prezzo di lancio: 470 euro per il modello base, rendendola la console Nintendo più costosa di sempre. Come se non bastasse, il Welcome Tour di Switch 2, applicazione interattiva per esplorare le nuove funzioni, è a pagamento (9,99 euro), e richiede accessori extra e una TV 4K per essere completato al 100%. Sul fronte software, Mario Kart World è il titolo di punta - nonché unico gioco venduto in bundle al day one - con una modalità open world inedita, ma che secondo alcune testate internazionali rappresenta più un’evoluzione che una rivoluzione rispetto al predecessore.