"Francesca Albanese" nella causale PayPal: scattano blocchi e verifiche sugli account
L'inserimento della relatrice ONU nella lista OFAC degli USA causa blocchi e verifiche da parte di PayPal anche per semplici menzioni nella causale.
            Scrivere "Francesca Albanese" nella causale su PayPal causa il blocco delle transazioni e l'avvio di procedure di verifica sugli account degli utenti, come conseguenza diretta delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, inserita nella lista OFAC degli "Specially Designated Nationals".
La vicenda è emersa pubblicamente intorno al 10 ottobre, quando sui social media hanno iniziato a circolare segnalazioni riguardo al blocco di trasferimenti su PayPal la cui causale conteneva semplicemente il nome della relatrice ONU, ma l'episodio è stato ulteriormente amplificato dal racconto del conduttore del podcast Tintoria, Stefano Rapone, il cui amico Valerio Lundini aveva riscontrato il problema dopo aver partecipato a una serata con ospite la relatrice ONU.
Test condotti successivamente, anche con cifre irrisorie e specificando che il denaro non era destinato alla Albanese, hanno confermato il blocco sistematico delle transazioni al primo tentativo, sebbene alcune siano state sbloccate dopo alcune ore. 
La questione non si è però limitata al blocco iniziale. Nei giorni seguenti, PayPal ha contattato gli utenti che avevano tentato le transazioni, richiedendo chiarimenti specifici. Nelle comunicazioni inviate, l'azienda chiedeva una "spiegazione del riferimento a Francesca Albanese" e "le finalità del pagamento". In alcuni casi, è stata richiesta persino la data di nascita della relatrice, presumibilmente per escludere casi di omonimia. Gli account coinvolti nei test sono stati tutti ripristinati una volta chiarito che si trattava di semplici prove.
Come spiegato da Alessandro Messina, ex direttore di Banca Etica, l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) l'ha inserita nella lista SDN a seguito dei suoi rapporti critici sulle aziende statunitensi che collaborano con Israele. L'inserimento in questa lista comporta il blocco immediato di conti e rapporti finanziari negli Stati Uniti. Tuttavia, l'effetto si estende, seppur non formalmente, anche alle istituzioni finanziarie non statunitensi: per evitare sanzioni secondarie o danni reputazionali, banche e intermediari a livello globale tendono ad applicare gli stessi divieti. 
Di conseguenza, i sistemi automatizzati di PayPal, conformandosi a queste direttive internazionali, segnalano e bloccano le transazioni che contengono il nome di Albanese, anche quando compare solo nel campo descrittivo e non come destinatario del pagamento.
Fonte: Fanpage