Regno Unito contro 4Chan: scatta la prima multa per la sicurezza online
L'autorità di regolamentazione britannica ha sanzionato la controversa piattaforma per non aver fornito informazioni cruciali nell'ambito di un'indagine sull'Online Safety Act.
Il Regno Unito ha inviato un segnale forte all'industria, utilizzando per la prima volta i poteri sanzionatori previsti dal nuovo Online Safety Act (OSA).
L'autorità di regolamentazione per le telecomunicazioni, Ofcom, ha inflitto una multa di 20.000 sterline (circa 26.000 dollari) alla controversa piattaforma 4Chan.
La sanzione è scattata in seguito al rifiuto del sito di fornire informazioni considerate legalmente vincolanti, nello specifico dati sui suoi ricavi globali e la sua valutazione dei rischi legati ai contenuti illegali.
La mancata collaborazione sta ostacolando un'indagine avviata da Ofcom a giugno, innescata da numerose lamentele sul "potenziale di contenuti e attività illegali" ospitati sulla piattaforma. Oltre alla multa iniziale, a partire da domani 4Chan dovrà affrontare una penalità giornaliera di 100 sterline, che si accumulerà per un massimo di 60 giorni o fino a quando non fornirà i dati richiesti.
Le sanzioni attuali sono ben al di sotto del massimale di 18 milioni di sterline previsto dalla legge.
Suzanne Cater, direttrice dell'enforcement di Ofcom, ha sottolineato l'importanza di questo provvedimento: "La giornata di oggi invia un chiaro messaggio: qualsiasi servizio che ignori palesemente Ofcom e i suoi doveri ai sensi dell'Online Safety Act può aspettarsi di subire una robusta azione sanzionatoria".
La reazione di 4Chan, tuttavia, non si è fatta attendere e ha spostato lo scontro sul piano legale e internazionale. Ad agosto, in risposta all'avvio dell'indagine, 4Chan ha intentato una causa federale contro il governo del Regno Unito. La tesi della piattaforma, che ha sede negli Stati Uniti, è che Ofcom stia eccedendo la propria autorità legale, tentando di applicare la legislazione britannica a un'azienda statunitense: questa battaglia legale mette in discussione i confini giurisdizionali delle nuove e sempre più stringenti normative sulla sicurezza online, trasformando il caso in un importante precedente per il futuro della regolamentazione di internet a livello globale.
L'indagine di Ofcom, nel frattempo, prosegue.
Fonte: The Verge