Sam Altman: l'IA eliminerà i lavori che non sono 'vero lavoro'
Le nuove dichiarazioni di Sam Altman sul lavoro: l'IA eliminerà quelli noiosi e ripetitivi, ma ne verranno creati di nuovi e più stimolanti.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente condiviso una visione audace e controversa sul futuro del lavoro, destinata a far discutere. Intervenendo nel podcast "What Now?" di Trevor Noah, Altman ha affermato che l'Intelligenza Artificiale potrebbe eliminare molte occupazioni, ma con una precisazione fondamentale: si tratterebbe di quei lavori che le persone, in fondo, non sono entusiaste di svolgere.
Secondo Altman, questi non rappresentano il "vero lavoro", ovvero quell'attività che dà un senso e uno scopo alla vita delle persone. La sua tesi distingue nettamente tra "impiego" e "lavoro". Mentre molti impieghi odierni sono caratterizzati da compiti ripetitivi e poco stimolanti, il vero lavoro è quello che ci appassiona e ci definisce. In questo scenario, l'IA non sarebbe una minaccia, ma un'opportunità per liberare il potenziale umano: l'automazione si farebbe carico delle mansioni più meccaniche e noiose, permettendo alle persone di dedicarsi ad attività più creative, innovative e gratificanti.
Altman immagina un futuro in cui verremo pagati per svolgere "un lavoro interessante, creativo e nuovo", qualcosa che oggi sembra un lusso per pochi. Per sostenere la sua visione, il CEO di OpenAI traccia un parallelo con le grandi rivoluzioni tecnologiche del passato, come l'invenzione della stampa. Sebbene inizialmente accolte con scetticismo e paura per la perdita di posti di lavoro, queste innovazioni hanno sempre portato alla creazione di nuove e migliori opportunità professionali, spesso inimmaginabili prima della loro comparsa.
Allo stesso modo, l'IA non solo sostituirà vecchi ruoli, ma ne genererà di nuovi, più in linea con le aspirazioni umane. Altman non nasconde le difficoltà di questa transizione, che definisce "lunga e difficile". È consapevole che il cambiamento susciterà timori e richiederà un profondo adattamento sociale e un massiccio sforzo di riqualificazione professionale. Tuttavia, la sua prospettiva rimane ottimista: l'Intelligenza Artificiale, concepita come uno strumento di "cognizione sovrumana" accessibile a tutti, ha il potenziale per inaugurare un'era di maggiore appagamento professionale, dove il lavoro smette di essere una semplice necessità per diventare una vera fonte di realizzazione personale.
Fonte: Tom's Hardware