Trump annuncia l'arrivo di dazi sui semiconduttori: l'industria dei chip trema

Il settore dei semiconduttori si prepara a un nuovo scossone. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato martedì durante un'intervista a "Squawk Box" della CNBC che la sua amministrazione prevede di introdurre dazi su semiconduttori e chip già dalla prossima settimana, sebbene i dettagli specifici di tali misure non siano ancora stati chiariti.

Questa mossa rischia di causare notevoli disagi alle aziende statunitensi di hardware e intelligenza artificiale. Nonostante gli sforzi per aumentare la produzione interna, la situazione della filiera americana è ancora in una fase di transizione. Quando nel 2022 è stato firmato il CHIPS and Science Act, che stanzia 52 miliardi di dollari in sussidi, gli Stati Uniti producevano solo il 10% dei chip a livello globale, pur ospitando la sede di oltre la metà delle aziende mondiali del settore.
Da allora sono stati fatti progressi, con Intel e TSMC che hanno ricevuto finanziamenti e quest'ultima che si è impegnata a investire almeno 100 miliardi di dollari in impianti negli USA. Tuttavia, la costruzione di nuove fabbriche richiede tempo, come dimostra il recente, ennesimo rinvio del nuovo impianto di Intel in Ohio.

L'annuncio dei dazi arriva in un momento di grande incertezza anche sul fronte delle restrizioni all'esportazione di chip per l'AI. Dopo aver formalmente annullato le regole dell'amministrazione Biden a maggio, e aver presentato un vago "AI Action Plan" a luglio, l'amministrazione Trump, secondo un report di Semafor, starebbe ora riconsiderando l'intero piano, lasciando l'industria in attesa di una direzione chiara. L'introduzione dei dazi aggiunge un ulteriore elemento di imprevedibilità a un quadro normativo e industriale già estremamente complesso.

Fonte: TechCrunch