TSMC alza i prezzi dei chip: futuri iPhone Apple più costosi?
Il colosso TSMC ha informato i clienti, inclusa Apple, di rincari per i chip sotto i 5nm. Il costo dei nuovi processori a 2nm potrebbe esplodere.
Nuove sirene d'allarme per gli iPhone di prossima generazione: come già anticipato da precedenti rumor, TSMC si prepara ad aumentare i prezzi sui 2nm, una mossa che avrà ripercussioni dirette su colossi tecnologici che fanno affidamento sulle linee produttive del colosso taiwanese.
Secondo recenti indiscrezioni, il gigante dei semiconduttori avrebbe già iniziato a comunicare ai suoi principali clienti un imminente rincaro, stimato tra l'8% e il 10%, che entrerà in vigore a partire dal prossimo anno. L'aumento riguarderà i processi di fabbricazione più avanzati, ovvero quelli al di sotto dei 5 nanometri, coinvolgendo l'intera gamma di chip Apple di ultima generazione, dalle serie A16, A17, A18 e A19 fino ai processori M3, M4 e M5.
La vera sfida economica si profila all'orizzonte con l'introduzione della tecnologia a 2 nanometri: il chip A20, destinato a equipaggiare la futura gamma di iPhone 18, sarà probabilmente il primo processore a 2nm a raggiungere il mercato di massa, segnando un salto generazionale dopo tre generazioni di chip A-series basati sul nodo a 3nm. Questo avanzamento, pur promettendo notevoli miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza energetica, comporterà costi di produzione senza precedenti. Fonti interne a TSMC suggeriscono che il prezzo dei processori a 2nm potrebbe essere superiore di almeno il 50% rispetto a quelli a 3nm, a causa degli eccezionali investimenti richiesti per il nuovo processo produttivo e dell'assenza di sconti iniziali.
Le stime dei fornitori indicano che un singolo chip per smartphone di punta realizzato con il processo a 2nm potrebbe costare circa 280 dollari, diventando di gran lunga il componente più costoso di un iPhone. Per fare un confronto, il costo del chip A18 è stato stimato intorno ai 45 dollari. Un simile aumento inciderebbe pesantemente sui margini di profitto di Apple, costringendo l'azienda a una scelta difficile: assorbire i costi o trasferirli sui consumatori finali attraverso un aumento del prezzo degli iPhone. Per mitigare questo impatto, Apple potrebbe adottare una strategia di differenziazione. Come anticipato dall'analista Ming-Chi Kuo, non è escluso che nel 2026 i nuovi processori a 2nm vengano riservati esclusivamente ai modelli di punta, come iPhone 18 Pro e iPhone 18 Pro Max, lasciando i modelli base con una tecnologia meno costosa.
Fonte: MacRumors