Dietro i rincari Xbox: Microsoft chiede margini record, superiori al settore
Un report di Bloomberg rivela che l'obiettivo di margine del 30% fissato dalla CFO Amy Hood è la causa dei recenti aumenti di prezzo e tagli nel gaming.
L'ondata di decisioni controverse che ha travolto la divisione Xbox negli ultimi due anni, tra cui i discussi aumenti di prezzo per console e Game Pass, la cancellazione di progetti e i massicci licenziamenti, avrebbe una spiegazione precisa: la pressione interna per raggiungere obiettivi di margine estremamente ambiziosi.
Secondo un report di Bloomberg, basato su fonti interne a Microsoft, la CFO Amy Hood avrebbe fissato nell'autunno del 2023 un target di margine di profitto operativo del 30% per tutte le divisioni aziendali, inclusa quella gaming, a cui in passato non erano stati imposti obiettivi specifici così stringenti.
Questo cambio di rotta segna una svolta significativa rispetto al passato, quando la divisione guidata da Phil Spencer godeva di maggiore autonomia finanziaria all'interno del colosso di Redmond, ma è anche un obiettivo superiore alla media del settore videoludico, che secondo gli analisti si attesta tipicamente tra il 17% e il 22%.
Documenti interni trapelati in passato indicavano che Xbox operava con margini molto più contenuti, intorno al 12% nei primi nove mesi dell'anno fiscale 2022: di fronte a una richiesta così sfidante, la divisione gaming avrebbe reagito con le misure drastiche che hanno scosso la community: l'aumento dei prezzi dei servizi come Game Pass Ultimate (salito del 50%), l'incremento del costo delle console in alcune regioni, la cancellazione di progetti non ritenuti sufficientemente redditizi e, soprattutto, il taglio di migliaia di posti di lavoro, culminato con la chiusura di studi storici.
Sebbene la riduzione dei costi sia una motivazione ovvia per tagli e rincari, l'entità di queste misure, descritte come un vero e proprio "smembramento" della divisione gaming, trova una spiegazione più chiara alla luce di questi obiettivi finanziari così elevati. E, a quanto pare, la strategia sta funzionando, almeno dal punto di vista puramente contabile: durante una call con gli investitori a luglio, la stessa Amy Hood ha dichiarato che il reddito operativo della divisione Xbox era aumentato del 34% nell'ultimo trimestre grazie alla "continua prioritizzazione delle opportunità a margine più elevato".
Questa pressione per massimizzare i profitti segna un cambiamento radicale nell'approccio di Microsoft verso il suo business videoludico, storicamente meno focalizzato sui margini rispetto ad altre aree, e solleva interrogativi sul futuro equilibrio tra sostenibilità finanziaria e investimenti a lungo termine nell'ecosistema Xbox.
Fonte: The Verge